Zafferano
Crocus sativus (Zafferano)
Zafferano
Pianta perenne, di cui si utilizza per iniziare la coltivazione il bulbo. Dai fiori che spuntano in ottobre si raccoglie la famosa e preziosissima spezia dello zafferano.
Molto drenante, lo Zafferano non ama i ristagni d’acqua. Ideali sono i terreni in pendenza a mezza collina.
Agosto, settembre, ottobre. Mettere i bulbi ad una profondità di 5-10 cm circa.
In primavera, quando si prepara il terreno per il nuovo trapianto estivo-autunnale, mettere letame e/o concime contenente azoto, fosforo e potassio.
Sulla fila: 10 cm ( tradizionalmente si piantano i bulbi a coppie, con le punte vicine come se si “baciassero”)
Tra le file: 20 cm
Ottobre – novembre
Durante la primavera e l’estate le piante faranno foglie e nuovi bulbi. In luglio/agosto dell’anno successivo al trapianto si raccolgono i bulbi dal terreno e si selezionano i migliori per il nuovo trapianto. Si possono già ripiantare subito dopo la raccolta, in modo che fioriscano di nuovo in ottobre.
Per ottenere la preziosa spezia, si raccolgono i pistilli del fiore (filamenti di colore rosso) appena sbocciato. Meglio raccoglierli al mattino. Si fanno essiccare (per esempio in forno ventilato a media temperatura), già in piccole dosi colorano e insaporiscono numerosi piatti.
Lo zafferano contiene carotenoidi e offre quel tipico gusto delicato protagonista del risotto alla milanese. In Italia si coltiva zafferano soprattutto in Toscana e in Umbria. Famoso è lo Zafferano dell’Aquila, prodotto a denominazione di origine protetta.